19 Aprile 2016

Il Taste Club di #lsdm #Paestum: primo giorno

Grande successo per l’esordio delle tre Longue – Fritti, Pasta e Pomodoro, Pasticceria e caffè – dei Taste Club sulla splendida terrazza dell’Savoy Beach Hotel di Paestum, assoluta novità di questa nona edizione de Le Strade della Mozzarella.

Questi i protagonisti della prima giornata, con le loro specialità e la loro interpretazione di quelle materie prime che da sempre rappresentano l’Italia agroalimentare.

Zeppola fritta di San Giuseppe, Sabatino Sirica

Zeppola fritta di San Giuseppe, Sabatino Sirica

Taste Club – Lounge Tutti Fritti
Apre le danze il giovane Gaetano Torrente, figlio del più famoso Pasquale, che delizia i primi cali di zucchero di metà mattina con i cartocci piacioni di supplì con ragù napoletano e i delicati rocchè con ricottina di bufala profumata al limone.

In contemporanea all’inaugurazione del nuovo locale Antica Pizza Fritta di Esterina a Milano, Gino Sorbillo e il fratello Totò preparano e friggono a Paestum il famoso Cappello di Pulcinella, una pizza fritta con ricotta di bufala, ciccioli di maiale, pomodoro biologico, salame e pepe nero.

A metà pomeriggio non poteva mancare uno merenda dolce e Sabatino Sirica propone la vera Zeppola di San Giuseppe, un bignè fritto con crema pasticcera densa e saporita, il cui ingrediente “segreto” è il latte condensato che la rende più corposa.

Concludono questa Lounge Enzo e Cristiano Piccirillo, padre e figlio, della storica La Masardona, una delle migliori pizze fritte di Napoli, leggera e fragrante anche nel tipico Battilocchio con ricotta di bufala, mozzarella di bufala, pancetta di maiale cotta e pressata, pomodori datterino, basilico e pepe.

Vitantonio Lombardo e la sua Pasta al Pomodoro

Vitantonio Lombardo
e la sua Pasta al Pomodoro

Taste Club – Lounge Pasta e Pomodoro
Il primo dei sette chef stellati campani che interpretano “a modo loro” il più classico della tradizione italiana è il giovane Christian Torsiello: il mischiato delicato viene cucinato con aglio, olio, basilico e acqua di pomodoro – “come se fosse una pasta e patate” – e impiattato con polpa di pomodoro condito con olio, sale basilico, zerst di zenzero e, a completare, una spruzzata di colatura di alici e capperi.

L’istrionico chef Vitantonio Lombardo stupisce tutti con il suo gelato di pasta con chips di pomodoro giallo e caviale di basilico, una versione dolce quindi perché la pasta al pomodoro è il suo piatto preferito e vorrebbe durasse “fino alla fine” – da qui il nome pasta al pomodoro until the end.

E’ siciliano lo chef Paolo Barrale e non poteva non proporre la pasta alla Norma in versione vegana e “zen”, un equilibrio sublime di gusto dai tanti ingredienti: spaghetti, aglio, basilico, ricotta salata di mandorla, spezie del Mediterraneo, pesto di pomodoro piccante, sesamo tostato, semi di basilico, fiori, olio a cui aggiunge alla fine un brodo vegetale di pomodoro, melanzane arrostite e salsa di soia.

Gioca in casa lo chef Peppe Stanzione di Capaccio e propone una fettuccella larga con sugo di pomodoro corbarino, meringa di pomodoro ripassata in tarallo campano e cialda croccante di yoghurt di bufala in un gioco di freschezza e acidità.

"Opera" di Daniele Bonzi

“Opera” di Daniele Bonzi

Taste Club – Pasticceria e caffè
Questa è stata sicuramente la lounge più golosa grazie anche alla collaborazione con Pass 121Collettivo di cucina dolce italiana – che ha permesso di “toccare con mano” l’alta pasticceria della ristorazione d’autore, spesso sottovalutata, il cui tema comune era il caffè.
E’ stata la canzone “cosa hai messo nel caffè” a ispirare Antonino Maresca a cui piace giocare e lo fa con un dolce che inganna la vista ma appaga il palato: crema di mascarpone di bufala, mousse rossa (di caffè), chicchi croccanti, cioccolato bianco e gelato di sambuca e anice
Daniele Bonzi prepara un classico della pasticceria francese, l’Operà, con un ingrediente che non ti aspetti: le lenticchie rosse. Questi pregiati legumi sono trasformati in un biscotto soffice che alterna a quello di ricotta di bufala a cui aggiunge una crema di burro al caffè, una crema al limone, la glassa lucida, lenticchie soffiate e zerst di limone. Un dolce leggero, raffinato e fresco.
Chiude con una rivisitazione della colazione il pasticcere Mario Peqini: propone il classico cappuccino nella versione meridionale di granita di caffè e di mandorla, con biscotto di grano saraceno e spuma di ricotta e cioccolato bianco a cui accompagna al posto della brioche una meringa cotta al forno con muesli croccante.

Di Tania Mauri

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